Cake's Blues
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Bussola'

8/2/2014

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La storia racconta che i Bussolà derivino dai Bussolai, una specie di pane biscotto/grissino, a volte a forma di S, a volte a ferro di cavallo, a volte a ciambella proveniente da San Pietro in Volta sull'isola di Pellestrina a Venezia.
I Bussolà invece sono tipici di Burano e originariamente venivano preparati per la Pasqua. La leggenda vuole che avessero un tale profumo da essere riposti negli armadi per profumare la biancheria.
Si impastano con il burro sciolto, per questo l'aroma del burro risalta molto di più. Sono biscotti croccanti e densi e vengono spesso accompagnati a vini dolci e liquorosi, passiti, Zibibbo, Vin Santo ecc. . Non li vedrei male con della crema Zabaione all'arancia.
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Ingredienti
240g farina
50g tuorlo (circa 3)
110g zucchero
110g burro fuso
sale, vaniglia, scorza di 1/2 limone


Montare i tuorli con lo zucchero e la vaniglia, aggiungere il burro fuso continuando a montare ed infine la farina (impastando velocemente), il sale e la scorza di limone. Lasciare riposare in frigo per 2 ore.
Trascorso il tempo dividere l'impasto e formare dei cordoncini uguali da richiudere poi a ciambella. Fare riposare di nuovo i biscotti in frigo prima di infornarli a 170°180° (forno elettrico-gas) per circa 25 minuti o finchè inizieranno a dorare.
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Babà

28/1/2014

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Sono sicura che questa non sia la ricetta originale dei Babà, ma è senz'altro una versione casalinga semplice, veloce e comunque di tutto rispetto! Rimango col dubbio di come mai non debbano lievitare per 2 ore prima di essere infornati (contenendo lievito di birra) comunque la pratica conferma che lievitano bene lo stesso (e non facciamoci altre domande!).
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Ingredienti:
250g di farina forte 360W (Manitoba)
250g uova
100g burro
25g zucchero
10g lievito di birra
sale

Impastare con il gancio la farina, le uova (aggiungele un po’ alla volta), lo zucchero ed il lievito sciolto in 2 cucchiaini di acqua tiepida . Lasciare impastare per 10 minuti per formare la maglia glutinica (avrete comunque un composto abbastanza liquido). Aggiungere poi, continuando ad impastare con il gancio, il burro (o la margarina se volete dei babà senza lattosio), a ammorbidito, a pomata, se è troppo duro farà fatica ad amalgamarsi. Aggiungere per ultimo il sale.
Con una sac à poche versare l’impasto negli stampi per babà riempiendoli a 3/4,  far riposare mezz’ora al tiepido e poi infornare in forno caldo a 170° per circa 20’ (a seconda della grandezza dei babà, saranno pronti quando saranno ben dorati).
Possono essere seccati dato che prima dell’utilizzo verranno immersi nello sciroppo.

Per lo sciroppo:
Ingredienti:
400g acqua
225g zucchero
2g scorza di arancia
1 stecca di cannella
1 bacca di vaniglia
175g rum

Portare ad ebollizione l’acqua con lo zucchero e gli aromi. Lasciare in infusione per 2-3 ore e completare aggiungendo il rum. Immergere i babà avendo cura di girarli di tanto in tanto. Quando saranno inzuppati farli sgocciolare in un colino e porli nei pirottini.
Volendo farcirli, fare un taglio per lungo e con una sac à poche versarci un po’ di crema pasticcera (vedi ricette-basi).
Si possono spennellare i babà con gelatina di albicocche (scaldarla un attimo in microonde per renderla liquida e distribuirla con un pennello da cucina).
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Blueberries pancakes

19/1/2014

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E se hai qualcuno a colazione e dei mirtilli nel frigo non puoi non fare i pancake! Mettici pure lo sciroppo d'agave in credenza e BOOM! Eccoli qui, più che il gusto mi piace il loro spirito, non so perchè ma li collego alle breakfast anni '50 americane, mi ricordano la "colazione fatta dalla mamma", cotti mentre ancora ti stai svegliando! Se poi ci sono anche i mirtilli, per cui io ho un debole...super senzazione coccolosa!
Wikipedia dice che il termine Pancake (letteralmente torte da padella) risalga al 1400 in Inghilterra. Questo tipo di dolce però si ritrova in moltissime nazioni, ognuno con le proprie varianti, basti pensare alle crépe francesi, i waffel tedeschi, i pancake salati olandesi (ne avevo mangiato uno con bacon, mele e sciroppo d'acero, strano ma buono) e altre versioni più o meno slave, tutte con gli stessi ingredienti di base.
La ricetta più classica americana prevede l'uso del latticello, che da loro è reperibile con facilità. Il latticello è quello che si ottiene centrifugando la panna, che si divide in burro+latticello. Ma usando il latte vengono benissimo lo stesso.
Poi c'è chi li vuole perfettamente tondi ed usa un coppapasta per versarli nella padella a cuocere, e chi li preferisce più ruspanti e li forma a cucchiaiate.
Quando ho vissuto in Irlanda ho scoperto che loro hanno il Pancake Tuesday che se non ricordo male cade il giorno prima del mercoledì delle ceneri, quindi prima dell'inizio della quaresima con il suo periodo di austerità. In quel giorno si mangiano pancake salati, come pranzo o cena, e la simbologia è il mangiare qualcosa di sostanzioso prima che inizi il periodo di digiuno.

N.B. Da cucinare rigorosamente ascoltando Hound dog and down home shakedown di Big mama Thornton che potete trovare qui .
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Ingredienti per 2-3 persone:
135g farina
30g  zucchero
1 pizzico di sale
1/2 cucchiaino lievito per dolci
135g latte
1 uovo
30g burro fuso

1 confezione di mirtilli
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Mescolare le polveri: farina, zucchero, lievito e sale.  A parte mescolare latte, uovo e burro fuso.
Versare gradualmente la parte liquida sulle polveri e mescolare finchè non si ottiene una pastella omogenea.

Scaldare una padella, imburrarla leggermente e versare il composto a cucchiaiate. Dopo aver versato il composto poggiare sopra ogni pancake 3-4 mirtilli a seconda della dimensione del pancake. Far cuocere a fuoco medio (non alto sennò il lievito non ha tempo di agire) e a metà cottura girare i pancake.
Un lato sarà ben dorato, l'altro meno perchè i mirtilli faranno da spessore non permettendo all'altra superficie di aderire sulla padella.
Di tanto in tanto imburrare la padella.
Serviteli con sciroppo d'acero, miele, sciroppo d'agave o con quello che vi pare :)
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Torta caprese con ganache montata

14/1/2014

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Questa torta è per la bimba a cui faccio babysitter, Greta, che chiaramente adora la cioccolata. E' una torta caprese (quindi cioccolato e mandorle) farcita con una ganache montata (una ganache particolarmente sensibile al caldo).
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PER LA TORTA CAPRESE
Ingredienti:
90g albumi (circa 3)
60g tuorli (circa 3)
200g uova (circa 4)
160g zucchero
160g zucchero
260g burro
40g cioccolato fondente
40g fecola
80g cacao amaro
330g farina di mandorle
sale, un pizzico
lievito, un cucchiaino

Montare a neve ferma gli albumi con la prima dose di zucchero (iniziare a montare gli albumi ed aggiungere lo zucchero a pioggia dopo qualche secondo, quando gli albumi inizieranno a formare una leggera schiuma in superficie).
A parte montare i tuorli, le uova e la seconda dose di zucchero (lasciare montare per circa 10 minuti per ottenere un composto spumoso, chiaro e consistente).
Mescolare tutte le polveri: cacao, fecola, lievito, farina di mandorle, sale.
Sciogliere il burro con il cioccolato e versarlo nell’impasto di uova ormai montate continuando a montare.
Aggiungere, mescolando a mano con movimenti dall’alto al basso, gli albumi montati con lo zucchero e poi, un po’ alla volta, le polveri.
Versare in uno stampo infarinato e cuocere a 170°-180° per 40 minuti circa (la torta resterà morbida ed umida ma un coltello inserito al centro uscirà asciutto).
PER LA GANACHE MONTATA
Ingredienti:
280g cioccolato fondente 60%
280g panna a bollire
550g panna fredda

Preparare una ganache: spezzettare il cioccolato e scioglierlo alla minima potenza nel forno a microonde mescolando spesso.
Nel frattempo portare ad ebollizione la prima dose di panna.
Quando il cioccolato è sciolto e la panna bolle, versare 1/3 di panna sul cioccolato, mescolando con una frusta al centro della ciotola (per far sì che la panna si incorpori pian piano). In questa fase il cioccolato potrebbe indurirsi e granire, tutto normale! Quando è incorporata, aggiungere un altro terzo di panna calda, mescolare, ed infine aggiungere l’ultimo terzo restante.
A questo punto aggiungere al composto la panna fredda, mescolando. Si otterrà un composto liquido. Far riposare in frigo almeno 3 ore (deve raffreddare, resterà comunque liquido).
Trascorse 3 ore, montare il composto finchè raggiunge la consistenza della panna montata. In estate è fondamentale che le fruste e la ciotola in cui montiamo la ganache siano freddi!!!
Una volta montata la ganache, far stabilizzare e raffreddare di nuovo in frigo prima di usarla. E’ sensibile al caldo (attenzione in caso di trasporto o a non scaldare troppo la sac à poche mentre la usiamo).

Per assemblare il dolce, tagliarlo in 2 o 3 strati , spalmare un po' di ganache montata al centro del dolce e decorare i bordi usando la sac à poche con la bocchetta a stella. Decorare l'ultimo strato con frutti di bosco (spalmare prima un po' di ganache per fare aderire la frutta).
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Creme brulè

3/1/2014

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Uno dei miei dolci preferiti, purchè sia servito freddo freddo. La parte più difficile è caramellare la superficie, se non si ha il cannello ci sono altri metodi: si può caramellare sotto il grill del forno, bruciare la superficie con l'apposito ferro (ma penso sia ancor meno diffuso del cannello) o bagnare lo zucchero con dell'alcool e dargli fuoco (ottimo metodo quando si hanno i nervi!).
Nel caso in cui si usi il grill è però necessario, affinchè non si scaldi anche la crema, immergere le coppette in una teglia con acqua fredda, e mettere in forno tutta la teglia così le coppette di crema resteranno fredde e si scalderà solo lo zucchero in superficie.
Importante, il caramello si scioglie velocemente con l'umidità, quindi le coppette vanno caramellate il più tardi possibile, anche all'ultimo momento, come fanno nei ristoranti.
Per ottenere un degno strato di caramello è necessario un cucchiaio pieno di zucchero per coppetta, è tanto ma ci vuole.
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Ingredienti:   x 3 porzioni
80g tuorli (circa 4)
40g zucchero
125g panna
125g latte
3/4 bacca si vaniglia
3 cucchiai di zucchero per caramellare

Sbattere i tuorli con lo zucchero. Nel frattempo mettere a bollire la panna, il latte, i semi e la bacca di vaniglia (tagliare la bacca a metà per lungo e raschiare i semi con il coltello per esporre meglio l’aroma).
Versare il liquido bollente sulle uova continuando a mescolare con una frusta finchè il composto sarà omogeneo.
Distribuire il composto in 3 pirofile monoporzione, posizionarle sul fondo di una teglia, riempire la teglia di acqua calda fino a 2/3 delle pirofile ed infornare a 170° per circa 25-30 minuti.
Far raffreddare per bene in frigo prima di caramellare.
Per caramellare, versare un cucchiaio di zucchero su ogni pirofila e bruciarlo con il cannello.

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Monegheta dei Carraresi

26/12/2013

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Vi presento un dolce veneto (padovano?) di cui non sono riuscita a trovare nessun'altra informazione specifica sull'origine o la storia, probabilmente è una ricetta che sta andando un po' persa data al popolarità dalla simile Sbrisolona Mantovana, che rispetto a questa ha meno frutta secca.
Mi consolo sapendo che la mia amica pasticcera Martina sta riproponendo, con notevole successo, questa stessa ricetta in un prestigioso ristorante di Parigi dove è andata in cerca di fortuna!

Provate a farla anche voi in questi giorni di festa e mandatemi le foto dalla pagina contatti!
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Ingredienti
110g burro morbido                 50g mandorle              
100g zucchero                             40g nocciole
30g tuorli (circa 2)                       30g uvetta
190g farina                                    25g pinoli
60g farina di mais fine               grappa per ammollare l'uvetta
5g lievito, sale                               zucchero per la superficie

Impastare velocemente il burro con lo zucchero, aggiungere le uova lavorando sempre il meno possibile l'impasto ed infine aggiungere le farine, il lievito, il sale e la frutta secca (ammollare prima l'uvetta nella grappa).
Distribuire l'impasto nelle teglie riducendolo in pezzetti irregolari (vedi foto).
cuocere a 160° per circa 40 minuti, o finchè il dolce sarà dorato. Fare raffreddare prima di togliere dallo stampo.
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                                           °*° BUON NATALE °*°

24/12/2013

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Semplicemente buon Natale a tutti, che sia pieno di dolci, gente e calore!
(e
la dieta si inizia sempre dopo la Befana!  :D  )
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Cookie Tree!

17/12/2013

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Super idea dell'ultim'ora se siete a corto di idee per regalini di Natale! Ecco un alberello di Natale fatto di pasta frolla e cioccolato bianco (verde!).
Per realizzarlo vi servono solo degli stampini a forma di stella di varie misure, io ne ho usati 5, il più grande era largo 7 cm.
A seconda di quanto alto volete fare l'albero, usate 2-3-4 biscotti per ogni grandezza di stella. Per questo ho usato 3 stelle per ogni misura (non si vedono tutte nelle foto), in totale sono 15 stelle più quella in cima (3 grandi, 3 medie, 3 piccole e così via, la più piccola ha una copia in più che andrà in piedi in cima al'albero).
Per la pasta frolla trovate la ricetta tra queste.
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Allora, tagliate le stelle, cuocetele a 170°-180° e lasciatele raffreddare completamente.
Nel frattempo sciogliere il cioccolato bianco a bagnomaria o nel microonde a minima potenza (andrebbe temperato ma vabbè), e colorarlo di verde coi coloranti alimentari (attenzione che essendo giallino di partenza bisogna aggiungere colorante blu più che blu+giallo). I coloranti in polvere non si sono sciolti per niente, per cui alla fine ho usato i coloranti in gel.
Spennellare i biscotti ormai raffreddati col cioccolato e lasciarli riposare finchè il cioccolato si è un po' rappreso. A questo punto sovrapporre i biscotti alternando le punte (in realtà viene carino anche con le punte sovrapposte!) attaccandoli tra loco con una goccia di cioccolato sciolto. Per attaccare più facilmente la stellina in verticale usate del cioccolato fuso un po' raffreddato, così sarà più denso.
Terminare attaccando, sempre col cioccolato, delle palline di pasta di zucchero rosse, o zuccherini o quello che volete. Potete creare anche dei mini festoni con la pasta di zucchero.
Volendo potete spolverare con zucchero a velo e un leggerissimo tocco di colorante oro.
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6 dicembre 2013

7/12/2013

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E ieri ho compiuto gli anni e per una volta la torta è per me! 16 anni per la precisione (come mi fa notare mia cugina Maria tra due anni posso farmi la patente, wowowowo!!!).
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Una torta speciale perchè decorata dalle mie amiche, in particolare splendida Giorgia (prima volta che prende in mano la pasta di zucchero!) che mi ha preparato una Peppa Pig "investita da un camion che si è già traformata in un angioletto", non potevo essere più felice!
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GRAZIE
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Torta Paradiso

4/12/2013

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Questa torta è buona già di suo da sola, ma io, che non amo i dolci così semplici e "asciutti", la uso come base per torte farcite al posto del pan di Spagna, per avere un dolce più ricco e gustoso in ogni sua parte (perchè il pan di Spagna di per sé non su può dire che sia buono).
La ricetta originale prevede l'uso di 70g di fecola: la fecola crea dolci più morbidi, tuttavia trovo che faccia seccare molto prima il dolce (se tipo ne avanza un pezzo), indurisce più facilmente, per cui non la metto quasi mai, a meno che non stia facendo un dolce che sono sicura verrà mangiato il giorno stesso.
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Qui sotto c'è una torta paradiso farcita con uno strato di crema Chantilly ed ananas per il 2° compleanno di Tommaso.
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Ingredienti:
180g burro
220g zucchero
100g uova (circa 2)
50g tuorli (circa 3)
210g farina (o 140 farina e 70 fecola)
lievito per dolci
vaniglia
scorza di 1/2 limone
sale

Montare il burro ammorbidito (a pomata) con lo zucchero. Aggiungere, continuando a montare, le uova ed i tuorli un po' alla volta. Infine unire gli aromi, la farina, il lievito ed il sale.
Si otterrà un composto abbastanza denso. Porre nella tortiera e far cuocere a 180°.
Nelle foto non spaventatevi di tutte le uova, stavo facendo il triplo della quantità! :)
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Mousse di castagne

1/12/2013

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Ingredienti
35g latte
½ cucchiaio zucchero
200g marmellata di castagne
6g gelatina in fogli
250g panna montata

Scaldare il latte con lo zucchero e la marmellata e quando raggiunge il bollore aggiungere la gelatina precedentemente ammollata e strizzata, facendola sciogliere. Lasciare intiepidire il composto (se è troppo caldo rovinerà la panna montata e il composto si dividerà), mescolarlo un attimo per farlo tornare cremoso (la gelatina inizierà a fare effetto) ed aggiungere metà panna montata. Farla amalgamare con una spatola ed aggiungere infine la panna restante. Versare negli stampi, congelare e sformare le mousse.
Avendo la gelatina, a differenza di un semifreddo, si conservano in frigo, il passaggio in congelatore è per migliorarne la struttura e soprattutto per sformarle dagli stampini.
Volendo potete poggiare le mousse su un dichetto di biscuit (vedi ricette - basi).
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Merenda chez Fedora

22/11/2013

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E per una volta niente alcool fino a notte fonda, ma zucchero a go-go, fiorellini, colori pastello e tovaglie a quadretti!
Il tè delle 5 chèz Anna-Fedora sarà il nuovo happy hour del 2014, parola chiave -INSULINA- .
Per una volta ho avuto modo di usare tutte le mie alzatine, i miei piattini, le mie tazze spaiate e anche i cucchiaini d'argento di Fedora, special guest!
C'erano più dolci che ospiti, 14 a 13, niente corse per accappararsi i pasticcini, e si va via rotolando. Non sapevo dove mettere tutto quanto, non c'era più posto in tavola.

Allora da sinistra a destra ci sono:
- crostatine con mousse di cioccolato bianco e lamponi (oh man!!!)
- babbbbbà con crema chantilly e gelatina di albicocche
- mini cupcakes con crema alla vaniglia
- nanaimo bars direttamente dal Canada
- mousse di castagne (che han gradito anche le vecchine vicine di casa)
- marshmallow al Malibù ed al Martini rosso (yeah!)
- biscottini di frolla forme varie (tra cui l'immancabile fenicottero e l'ancora)
- madeleines in onore di Proust con mousse di fragole
- pavlove dublinesi (mini meringate)
- bignè chantilly e panna montata
- brownies con ricetta di Pierre Hermé
- mousse di pistacchi di Bronte
- crostatine ruspanti senza lattosio con marmellata di fichi
- semifreddo caramellato ricotta, rum e uvetta

Note logistiche: alcune cose sono state congelate per forza (le mousse e i semifreddi), altre per questioni di tempo (brownies, bignè, pasta frolla). Babà e nidi di meringa sono stati fatti in anticipo, la meringa resiste a lungo lontana dall'umidità, i babà possono tranquillamente seccarsi dato che saranno poi immersi nello sciroppo. I brownies mi han dato problemi nello staccarsi dallo stampo (si è tutto rotto :D ), nonostante lo stampo fosse stato infarinato. Prossima volta userò uno stampo a cintura o la carta da forno.
A breve cercherò di inserire più o meno tutte le ricette.
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Torta veliero

2/11/2013

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Nadia mi ha chiesto una torta con un veliero, un castello, e magari anche una panchina (che poi alla fine è stata omessa). Verso quasi mezzanotte mi arriva, mentre dormivo, il messaggio con la frase da scrivere "Ubi Mirco male cessat, tanti auguri al nostro stregone": ho girato la testa dall'altra parte e ripreso a ronfare, con sorriso sul volto però, pensando all'estro e all'immaginazione di Nadia, che mentre mi chiedeva la torta ce l'aveva ben chiara davanti agli occhi!
Sotto c'è una torta di carote, con crema al burro alla vaniglia.
Questa la reazione di Nadia quando le ho mandato la foto-anticipazione del dolce:
"madonna santa anna!!!!
che roba è questa!!!
è stupenda cavolo,
è tremila volte meglio di quello che avrei mai immaginato!
no...cioè..
non è possibile
è perfetta cavolo. perfetta!!"
:)
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Ingredienti
150g uova (circa 3)
280g zucchero di canna
200g olio di semi
320g farina
100g noci tritate
420g carote grattuggiate
sale, lievito, cannella

Per la crema al burro

100g burro morbido
100g zucchero a velo
estratto puro di vaniglia o semi di vaniglia

Montare a lungo le uova con lo zucchero di canna (rispetto allo zucchero bianco mantiene la torta più umida e dà un gusto più rustico).
Aggiungere a filo, sempre montando, l'olio di semi (l'olio di oliva darebbe un gusto troppo forte). 
Unire poi, mescolando con una spatola, la farina, le carote grattuggiate, le noci tritate, il lievito, la cannella e un pizzico di sale. Versare in uno stampo e cuocere per 40’-50' a 180°.

Per la crema al burro montare il burro a temperatura ambiente (dev'essere morbido, a pomata, in caso passarlo con attenzione in microonde, non deve assolutamente sciogliersi) con lo zucchero e la vaniglia. Quando sono bene amalgamati spalmare la crema sul dolce per fare poi aderire la pasta di zucchero.

Per l'effetto mare ho usato una glassa fatta con albume e zucchero a velo: aggiungere l'albume allo zucchero a velo (poco alla volta, con un cucchiaino) finchè non si ottiene una consistenza tale che se tiro su il cucchiaino rimangono le punte, se fosse troppo liquido le punte si riassorbirebbero.
Ho fatto prima una base di ghiaccia bianca, poi ho versato una goccia di blu nella ghiaccia e ho dato una mescolata veloce, per avere un effetto marmorizzato. Ho aggiunto la ghiaccia azzurra col dorso del cucchiaino creando un po' di effetto 3D.
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Brownies

27/10/2013

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Un classicissimo americano, da fare non più di una volta l'anno date le millemila calorie per fetta!
La ricetta originale prevede le noci a pezzi, sto giro non le avevo e ho usato la granella di mandorle tostate.
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Ingredienti:
350g cioccolato fondente
250g burro
250g zucchero di canna
3 uova
85g farina
200g noci tritate
lievito
sale

Sciogliere il burro col cioccolato a bagnomaria o in microonde a minima potenza mescolando spesso. Nel frattempo far montare lo zucchero (lo zucchero di canna rende il dolce più umido) con le uova finchè diventano chiare, sode e spumose (le ho lasciate in planetaria per 10 minuti).
Quando il cioccolato/burro sono sciolti, versarli a filo sulle uova montate continuando a montare finchè saranno amalgamati.
Aggiungere poi la farina mescolata col lievito ed il sale un po' alla volta, usando una spatola con movimenti dall'alto al basso per non smontare l'impasto, e per ultime le noci.
Cuocere a 180° per circa mezz'ora.
Uno stecchino infilato al centro deve uscire un pochino sporco di briciole, non molto, ma un po' più del solito. E' un dolce che rimane molto morbido e umido è come se rimanesse un attimo crudo.

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Maritozzi alla panna

22/10/2013

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Da quando sono piccola capita ogni tanto di andare a Firenze a trovare i parenti ed è una routine ormai consolidata quella di mangiare, insieme a Francesca, Angela e Roberto, il Maritozzo alla panna, che io ho sempre trovato solo là, anche se ho sentito dire che sia più laziale che toscano.
Comunque, oltre ad essere la fine del mondo, i Maritozzi hanno un valore affettivo perchè ogni volta che sento il loro nome mi viene sempre in mente un racconto che girava per casa quand'ero bambina, che forse è rimasto nella storia per l'originalità, dal titolo "Il ragno rasposo e i Maritozzi alla panna". Pagherei per rileggere quella storia e capire cosa avesse a che fare un ragno con dei Maritozzi  (inutile dire che cercando in internet -ragno rasposo maritozzi panna- non esce fuori un tubo). Nel frattempo non mi resta che immaginare un ragno nel frigo che si sbaffa i miei dolci.
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Ingredienti:
375g farina Manitoba
60g latte (a temperatura ambiente)
10g lievito di birra
130g uova (circa 2-3 uova)
130g burro a temperatura ambiente
50g zucchero
10g miele d'acacia
5g rum
sale, vaniglia e scorza di limone

30g di latte per spennellare i Maritozzi
500g panna montata zuccherata per farcire
fragole (facoltative)

In una bacinella versare la farina, lo zucchero, le uova, il miele, il rum, gli aromi e il lievito di birra sciolto nel latte a temperatura ambiente. Impastare con il gancio per 10 minuti a velocità medio-bassa.
A questo punto unire un po' alla volta, sempre impastando con il gancio, il burro morbido, facendolo amalgamare un po' alla volta, ed il sale e continuare ad impastare per altri 15 minuti.
Una volta pronto l'impasto, metterlo a lievitare (idealmente a 30° in un ambiente umido), coperto, per almeno 2 ore (meglio se 3). Trascorso questo tempo tirare fuori l'impasto, lavorarlo un attimo con le mani per rompere la lievitazione e metterlo in frigo per altre 2-3 ore.
A questo punto tirare fuori l'impasto, stenderlo a 1 cm di spessore e ricavarne dei dischetti (i miei erano da 3 cm). Posizionarli sulla teglia, lasciarli lievitare per altre 2 orette al caldino, spennellarli con il latte e finalmente infornarli a 170° per circa 25 minuti, finchè saranno ben dorati.
Una volta freddi, tagliarli a metà e farcirli con la panna montata zuccherata (montare la panna dopo averci aggiunto 2 cucchiai di zucchero) usando una bocchetta a stella. Volendo si possono aggiungere delle fragole tra la panna.

E' importante far lavorare a lungo l'impasto affinchè si crei la "maglia glutinica" base dei prodotti lievitati: il glutine si crea infatti dall'unione di due proteine della farina, la gliadina e glutenina, in presenza di acqua e di movimento (quando impastiamo). Soprattutto nel caso di ricette "pesanti", ricche di uova e burro, è importante che ci sia una buona struttura di base, per questo si usa la farina Manitoba che è più ricca di proteine e darà quindi una maglia glutinica più forte.
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                 Anna

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    Amo i dolci e i libri di ricette pieni di foto! Ho una laurea in logopedia e un diploma in pasticceria. Ho più stampi per dolci che paia di scarpe. Adoro i fiori.

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