Il ritrovo, ospite in rappresentanza dell’AIFB, era in occasione dell’evento B-Well, un concetto di salute a 360°, intesa non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale. Il focus principale era sull’alimentazione che deve essere sì sana ma non privativa, non deve essere un sacrificio ma deve poter restare un piacere, sia per la vista che per il gusto. E nelle varie discussioni che hanno preso piede in questi giorni ritornava sempre il concetto che di base ci deve essere un equilibrio, una giusta via di mezzo, nessun eccesso. No quindi a demonizzare le carni, non ad eliminare del tutto gli zuccheri, nessun digiuno forzato, nessuna dieta triste ma un equilibrio di ogni cosa, senza estremismi.
Il weekend è iniziato venerdì con un aperitivo a base di estratti (l’estrazione rispetto alla centrifuga mantiene maggiormente intatte le proprietà nutrizionali e le fibre) di frutta e verdura, sfiziosi ed originali, il mio preferito era il semplicissimo estratto di pomodoro (e qui la cura nella selezione delle materie prime fa la differenza, un profumo di pomodori che non avete idea) con bucatino fritto spolverizzato di polvere di olive e mozzarella, ma anche l’estratto di ananas e menta merita di essere citato.
Questa cena mi ha riportato indietro di due anni quando, in un altro albergo termale della zona, ero dall’altra parte del muro che divide la cucina e la sala, quando insieme al pasticcere Valentino Contiero preparavo i dolci per il buffet con la voglia di mangiarmeli tutti, e invece non potevo. Questa volta ero dall’altro lato, e sono contenta di sapere cosa c’è dietro: tutto il lavoro, la fatica, il caldo delle cucine, ore ed ore sempre in piedi, la cura di ogni cosa, il rispetto reciproco, la conoscenza delle tecniche e delle materie prime, la stanchezza, l’organizzazione e la professionalità che permettono un banchetto del genere. Non avevo mai visto nulla di simile, e tutto era impeccabile. Mi ha colpito molto quando la brigata è uscita dalla cucina ad accogliere gli ospiti: ragazzi giovani, meravigliosi, sguardo stanco e fiero ma umile, e con i piedi ben piantati a terra. Vorrei che le persone imparassero ad apprezzare tutto questo e non a darlo per scontato, soprattutto ora che la televisione sta togliendo ogni valore alla cucina. Questo è forse l’insegnamento più importante che ho ricevuto negli anni.
Mi spiace che le foto non siano il massimo, mi si è rotta la macchina fotografica prima di partire e ho dovuto fare con il cellulare.